Scenari immobiliari in tempo Covid

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La pandemia ha fatto tornare negli italiani la voglia di avere una casa di proprietà. Il 98% degli italiani tra i 15 ed i 30 anni ha il sogno di acquistare la casa in cui vivere.

Come si relazionano gli italiani e le case in tempo Covid?

Nonostante infatti le previsioni lavorative future dei giovani non diano loro certezze economiche, come da tradizione italiana, desiderano investire nel mercato immobiliare.

Che sia nella città dove risiedono o poco fuori o dove sperano di trovare un lavoro stabile, la casa rimane un loro desiderio.

Vari sono i fattori che stanno alla base di questa lenta ripresa immobiliare. Con il Covid è aumentato il senso di incertezza per il futuro ed il mattone rimane sempre un porto sicuro in cui investire i propri risparmi.

A seguire, l’incertezza degli investimenti finanziari, i risparmi accumulati in questo anno, i prezzi degli immobili, e non ultime, le agevolazioni per i prestiti ai giovani.

A favore dell’investimento anche le Banche centrali iniziano a normalizzare i tassi. I prezzi restano distanti dai picchi del 2008. In Italia a differenza di molti mercati internazionali, i prezzi sono scesi fino al 2016 e poi hanno registrato una leggera ripresa fino al 2019.

NOMISMA (società di consulenza strategica e aziendale) segnala che nel 2020 le quotazioni sono scese dello 0,7% tra i centri intermedi e del 2% tra quelli grandi.

L’immobiliare è stato tra i primi settori dell’economia a ripartire, e probabilmente l’anno in corso si chiuderà in linea con il 2020 se non in leggera crescita.

Dati mutui

3,3 milioni di italiani hanno in mente di comprare una casa entro un anno.

MUTUIONLINE segnala che il Decreto Sostegni Bis, che ha rafforzato le garanzie pubbliche sulle richieste dei mutui da parte degli under 36 anni, sta aprendo il mercato ai più giovani.

I mutui infatti richiesti dai giovani ad ottobre 2021 risultano in crescita del 38% rispetto al primo trimestre dell’anno.

CRIF segnala un deciso aumento delle compravendite residenziali (+3%) nel secondo trimestre 2021 rispetto allo stesso periodo 2020.

Maggiore è stato il numero dei mutui richiesti con un importo medio più alto; nel mese di ottobre si è avuto il valore più alto dell’ultimo decennio con 142.000 euro (+6,8% rispetto ad ottobre 2020).

Sempre secondo CRIF, le soluzioni di prestito preferite dagli italiani sono le seguenti:

il 30% dei richiedenti mutui ha contratto finanziamento tra i 100.000,00 e 150.000,00 euro

il 25,6% tra i 150.000,00 e 300.000,00

inferiore di 100.000,00 quattro richieste su dieci.

Durata mutuo

Il 27,6% ha richiesto mutui tra i 26 e 30 anni, il 24,1% tra i 20 e 25 anni.

In genere quasi 8 richieste su 10 hanno piani di rimborso superiori ai 15 anii, in linea con la prudenza degli italiani.

Compravendite residenziali

Incrementate del 73% nel secondo trimestre 2021, con un incremento di euro al metro quadro di +1,7% il nuovo e 2,6% l’usato.

SCENARI IMMOBILIARI, ha presentato un modello ecometrico per prevedere l’andamento dei prezzi fino al 2025.

Il modello presentato da Giulio Breglia ha analizzato sette momenti di crisi dell’ultimo secolo, valutando di ognuno le principali variabili sociali ed economiche, ed il modo in cui esse hanno reagito alla crisi (molto poco, poco, in positivo o in negativo). Tale modello è stato adattato alla crisi Covid in corso. La previsione che si ricava è che i prezzi immobiliari saranno in forte ripresa per i prossimi anni.

Mercato di Roma

Come partner del gruppo Habitat Roma, posso affermare che l’anno 2020-2021 piano piano ha portato ad una normalizzazione del mercato immobiliare.

Come gruppo presente su tutto il territorio urbano, ma anche extraurbano, abbiamo mantenuto i trends di compravendite, di locazioni e di consulenze pari a quelle pre Covid.

Il numero delle richieste di immobili, successive anche alle nuove abitudini in casa, compreso lo smart working, ha movimentato il mercato urbano e mantenuto i valori. Abbiamo notato anche un incremento delle richieste nei luoghi più distanti da Roma, ma che hanno peculiari caratteristiche naturalistiche, culturali o turistiche.

Un ritorno si deve poi alle richieste straniere, che vedono sempre nel mercato romano un investimento duraturo nel tempo.

Secondo il Dossier Roma 2030, realizzato con la società Fabrica immobiliare Sgr gli investimenti a Roma passeranno da 1 miliardo circa nel 2020 a due miliardi nel 2022, portando la capitale fra le città più attrattive d’Europa.

E’ prevista infatti una crescita del 15% in 5 anni!

E tu? Stai pensando di cambiare casa?

Vuoi trovare quella dei tuoi sogni e sapere quanto puoi ricavare dalla tua?

Contattami compilando gli appositi moduli di contatto qui nel mio blog! Felice di poterti aiutare insieme a tutto il nostro staff Habitat Roma.

A presto con il prossimo articolo

Cristina

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